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Mustard:l'antidepressivo dei fiori di Bach.

Luca Centolani

Ti è mai capitato di essere triste, malinconico, di vedere tutto nero con la sensazione di non avere una via d’uscita, senza una ragione apparente?


Ti capita mai di avere queste emozioni ogni volta che cambia il tempo, sopratutto quando diventa nuvoloso e grigio oppure all’arrivo dell’autunno?


Qualunque sia l’origine di questo malessere, quando lo sconforto iniziana a diventare la costante delle proprie giornate, tutto diventa molto difficile da affrontare.

Queste emozioni possono durare da pochi giorni a qualche settimana, anche più volte all’anno a volte.


Certamente le cause sono svariate e complesse, possono andare da risvolti psicologici dovuti ad eventi del passato e/o a cause energetiche e molto altro ancora, su cui sarebbe giusto fare uno studio più approfondito.


Nonostante ciò, un aiuto prezioso può venire dalla floriterapia di Bach: MUSTARD.


E.Bach dice di questo fiore: " Per quelli che sono soggetti a periodi di tristezza o persino di disperazione, come se una nube fredda e oscura li offuscasse nascondendo loro la luce e la gioia della vita. Potrebbe non essere possibile fornire alcuna ragione o spiegazione di tali attacchi. Tali condizioni rendono quasi impossibile apparire felici o allegri."


Mustard dona la capacità di affrontare di nuovo la vita, fa tornare la gioia di vivere, e' il fiore che aiuta nei periodi di grande cambiamento, aiuta a ritrovare la strada, riporta la luce, l'armonia e la chiarezza delle idee. Dona luce forza interiore, fiducia.

E’ utile nei disturbi depressivi brevi e ricorrenti, che come arrivano scompaiono in pochi giorni o in poche settimane.


Se siete soggetti a queste emozioni quindi, portate con voi una bottiglietta da 30 ml preparato con Mustard.

Potete farvelo fare in erboristeria – farmacia, oppure diluendo 2 gocce dalla bottiglietta stock, in una da 30 ml con pipetta, riempito con acqua minerale naturale e 2 cucchiaini di brandy.


Il dosaggio standard è di 4 gocce 4 volte al giorno sotto la lingua, ma nel momento più acuto potete anche prenderlo più di 4 volte, sopratutto nel momento del bisogno.


Luca Centolani


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